Siracusa, 12 maggio 2023 – “Sull’energia si fonda il cuore pulsante della nostra economia e quindi non possiamo permetterci di sbagliare nell’affrontare le sfide della transizione ecologica e della decarbonizzazione, percorso ineludibile e non rinviabile.
Percorrere lo stesso cammino della coesione territoriale che ha portato al riconoscimento di sito di interesse strategico nazionale da parte del Governo Meloni. I nostri players internazionali sono in grado di riprendere il percorso della conversione dei propri processi, ma gli obiettivi della transizione ecologica andranno affrontati con il concetto della “neutralita’ tecnologica”, senza ideologie preconcette, consentendo di esplorare tutte le possibilita’ di conversione industriale – idrogeno, cattura e riutilizzo co2, biocarburanti, economia circolare”.
“Occorre che la politica nazionale intervenga a livello europeo, per essere incentivante nei confronti di chi deve maggiormente investire e la politica regionale, velocizzi e semplifichi i percorsi autorizzativi. Se la politica non aiuta il processo il rischio e’ la “desertificazione”, con impatti devastanti nel tessuto sociale regionale. E’ necessario un “tavolo permanente IMPRESE/GOVERNO/REGIONE” che governi i processi di transizione energetica visto che qui abbiamo imprese di interesse strategico nazionale”.
Questi i punti salienti della relazione del Presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona che stamane ha aperto i lavori dell’assemblea pubblica alla Irem.
Il Vice Presidente di Confindustria Alberto Marenghi – che ha sostenuto la necessita’ che si salvaguardi il grande patrimonio industriale, occupazionale e sociale del polo industriale siracusano. “Il distretto di Siracusa – ha detto – è un nodo cruciale per il Paese perché al centro della catena di fornitura energetica nazionale, per il know–how tecnologico e l’enorme valore del capitale umano, ma anche per il posizionamento strategico al centro del Mediterraneo.
Da sempre sosteniamo che su questa partita serve una visione comune ed un’assunzione di responsabilità congiunta di governo nazionale, di governo regionale, forze produttive e parti sociali in cui ciascuno svolga la sua parte. Siracusa può fare dell’Italia un hub energetico, strategico per l’Europa e tutto l’Occidente e svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica del Paese”.
Il Ministro Adolfo Urso ha confermato l’impegno dello Stato sul tema strategico dell’economia siracusana, fortemente legata al polo industriale. “Vogliamo fare della Sicilia la Silicon Valley europea, capace di competere a livello globale nella sfida della doppia transizione, ecologica e digitale, a partire dal grande tema degli approvvigionamenti energetici. Insieme si può. “Al prossimo consiglio dei ministri presenterò una legge quadro sul Made in Italy nella quale affronteremo i nodi del nostro sistema produttivo anche attraverso la creazione di un fondo sovrano che investe sulle filiere del made in Italy con normative che ci consentono di affrontare la sostenibilità delle imprese”.
Gli interventi dei relatori delle due tavole rotonde, moderate da Sebastiano Barisoni – Vice Direttore Esecutivo di Radio24 e il Sole 24 Ore – ha visto dibattere dello scenario energetico e del sostegno agli investimenti per le imprese Claudio Spinaci Presidente di UNEM, Aurelio Regina Presidente del gruppo tecnico Energia di Confindustria, Mario Pagliaro del CNR Sicilia e Academia Europaea, Salvatore Malandrino General Manager Sicilia di Unicredit.
Le prospettive dei principali player del Polo industriale di Siracusa nella seconda tavola rotonda, che ha visto partecipare Rosario Pistorio AD Sonatrach Raffineria Italiana, Angelo Taraborrelli Presidente di Isab, Paolo Baldrati Direttore industriale Versalis, Sergio Corso VP Program Director Sustainability Sasol Italy e Renato Sturani Chief Operating Officer Erg.
SF